2015-11-16

Saluti dal Belgio - Monsieur le président, per favore pensateci due volte prima di parlare

Venerdì tutto pareva ancora sereno…
Oggi, le sirene non smettono, non si può più aprire la finestra dell’ufficio per prendere un po’ d’aria.
La mattina, arrivo alla stazione Nord e esco in fretta, guardo intorno con sospetto, si vedono i soliti senzatetto seduti sonnecchiando sulla panchina fredda di marmo, tanti altri pendolari frettolosi e qualche poliziotto che osserva la gregge che si sposta dal binario all’uscita.

Venerdì 13, mentre stavamo guardando la partita notevole dei diaboli rossi contro gli azzurri si è spezzato il sentimento di orgoglio per la vittoria della nostra squadra con la notizia degli attentati a Parigi. I figli non smettono di fare le domande sul perché e il percome, si indignano, si preoccupano per qualche amica che sta a Parigi, si impauriscono, si rendono conto che quel mondo che finora sembrava tan bello e interessante da scoprire è diventato un luogo dove non ci si può più sentire sicuro ad ogni momento.

Oggi è lunedì, si torna all'ufficio, non posso concentrarmi sul lavoro, fuori le sirene non smettono, vanno e vengono, da Molenbeek al centro e viceversa. Molenbeek, adesso definito in tutti i giornali come il covo dei jihadisti, sarà...
Già vedo le reazioni di certi parenti e conoscenti sulla rete… qualcuno carica l’immagini di spazzole dicendo che bisogna fare pulizia in quel posto pestifero, qualcuno addita gli immigranti. Sono le reazioni di chi si è lasciato avvelenare la mente, all'inizio goccia a goccia, poi cucchiaio dopo cucchiaio senza nemmeno rendersene conto. Già tante volte mi sono domandata come reagire, adesso ho deciso di rompere il contatto, non voglio farmi avvelenare la mente.

Bisogna di gente come David van Reybrouck (http://deredactie.be/cm/vrtnieuws/opinieblog/opinie/1.2496737) per mettere il dito sulla piaga e scuoterci, perché anche il presidente della repubblica di Francia c’è caduto dentro, dichiarando la guerra ad uno stato che stato non è, ad un esercito che esercito non è. Sono un branco di lupi solitari. Hollande ha copiato il discorso di Bush, con la sua invasione dell’Afghanistan, che secondo van Reybrouck è alla base della genesi di IS.


Bisogna cambiare discorso, riflettere prima di lanciarsi in un linguaggio di guerra, perché corriamo il rischio di un’escalation di violenza senza precedente.

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